Blog indipendente di critica sugli artifizi semantici del regime. Fino a che significherà qualcosa, l’autore invoca la protezione dell’art. 21 della Costituzione Italiana.
La Verità, come detto altrove, è un processo cognitivo individuale e parecchio antieconomico: è quello che riesce a pensare su un qualsiasi tema una persona abbastanza intelligente, abbastanza onesta, abbastanza informata e scevra da pregiudizi e interessi. Se le cose stanno così, allora ahimè basterà squalificare, disperdere, emarginare ed eliminare sul lungo termine questo genere di persone e la Verità non esisterà più. Che è poi il motivo per cui ammazziamo sempre i nostri profeti.
Ho avuto modo di seguire su YouTube, il processo per diffamazione tra Johnny Depp e Amber Heard. Forse ho troppa immaginazione ma nella mia testa la grande truffa pandemica ha assunto il viso della Heard e pure le sue disgustose smorfie. Mi ritrovo quindi con un filtro mash-up che fonde le fattezze di Speranza e della Heard, oppure di Draghi e della Heard, dando vita a immagini profondamente disturbanti. Non realizzerò il meme perché è oltre la capacità di sopportazione mia e credo anche di Photoshop.
Al netto di queste fastidiose immagini mentali trovo invece affascinante e molto interessante poter vedere all’opera dal vivo il meccanismo della giustizia americana e avere la possibilità di comprendere la reale capacità del sistema di CONSEGNARE GIUSTIZIA attraverso il metodo della ricerca della VERITÀ.
Negli ultimi tre anni la VERITÀ è stata nerfata in un aspetto generico e ininfluente del fenomeno che noi scimmie nude chiamiamo “vita”. Ho pensato quindi che la circostanza di un uomo che per accertare la verità nel suo contenzioso con una ex moglie si rivolge allo stesso sistema istituzionale e di potere che sta mentendo impunemente al mondo da tre anni fosse un’occasione per comprendere qualcosa di più dello spirito del nostro tempo, dello Zeitgeist.
“La domanda che gli eventi degli ultimi tre anni mi hanno costretto a pormi è: quale livello di negazione della realtà – e in senso lato quindi della verità – può raggiungere la mente di un essere umano? Quali sono gli strumenti e le pratiche per scoprire questo livello e quali i limiti, se esistono, che è necessario imporsi? Chi deve imporseli?
Dall’inizio del processo è passato un mese e nella mia personalissima inchiesta sullo stato ontologico attuale della categoria della verità nel mondo occidentale, be’, siamo messi male, peggio della stampa italiana nella classifica della libertà di stampa o del tasso di analfabetismo funzionale tra gli italiani.
In svariate occasioni, e sotto giuramento, dalla sbarra dei testimoni, la Heard ha negato la verità dei fatti, intendo dire che messa di fronte all’accusa – supportata da fatti, documenti e testimoni – di aver mentito, HA RIFIUTATO di ammettere di aver mentito. Sarebbe come se ora un avvocato mi chiedesse se sia corretto dire che è il 26 maggio 2022 e io sto scrivendo questo articolo, e io rispondessi, sotto giuramento, che NON È VERO quello che sostiene perché il 26 maggio è solo un numero scritto nella barra degli strumenti del computer e io sto premendo dei tasti, non scrivendo.
E questa cosa si è ripetuta più volte, più volte in un’aula di tribunale americana, con tutti gli elementi di un processo presenti, avvocati, giudice, giuria, testimoni: questa tizia ha negato fatti veri come quello che il sole sorga ogni giorno. E ogni volta, ogni fottuta volta, mi sono aspettato i titoli di coda istantanei e definitivi come una fatality.
Invece.
Invece giudici, giuria e astanti non hanno fatto niente, nessuno ha fatto niente lì nell’aula, al massimo un’espressione di stupore è passata sulla faccia dell’avvocato di Depp, che quando non si è visto corrisposto da nessun altro ha abbassato la testa con rassegnazione.
Non so quando ci sarà il verdetto, e sicuramente vincerà Depp, non importa. Quello che mi sconvolge è il fatto che la comparsa della VERITÀ in una dialettica umana non ponga immediatamente fine all’interazione nel momento in cui questa ha la funzione di stabilire la VERITÀ. E mi vengono in mente Sileri che dice che il vaccino immunizza in parlamento, Draghi che dice che chi non si vaccina muore o Speranza che dice che i vaccinati non si ammalano. Lo spirito del momento storico in cui viviamo mi sembra proprio questo: la Verità è stata dequalificata da assoluta e fattuale a presunta e opinabile. E questo può essere accaduto solo in un modo: la Verità è stata svilita e svalutata, corrotta e mercificata, e chi detenga ancora un’idea di essa, e perfino la rispetti, viene emarginato, etichettato e mal sopportato come il ragazzino che veniva scelto per ultimo nelle squadre che la Storia fa nel campetto dello Zeitgeist.
Uno dei tanti canali YouTube che si sono occupati del processo Depp contro Heard è quello di un gamer americano Asmongold.
DisSENSO ha scelto la piattaforma KO-FI per autofinanziarsi grazie a voi.
Al link ko-fi.com/dissensoresistenzasemantica è possibile eseguire una donazione estemporanea, effettuare una donazione ricorrente, sottoscrivere un abbonamento mensile e anche acquistare a prezzo simbolico materiali e contenuti pertinenti.
Grazie per il tuo prezioso dissenso.